LECCE – “Sto male da anni, faccio uso di sostanze stupefacenti, cocaina in particolare. La notte del 14 agosto ho avuto un’altra forte crisi”. Si è difeso con queste parole davanti al Gip Alcide Maritati, Francesco Antonelli, il 36enne titolare di una ditta leccese di lavorazione di impianti elettrici, arrestato per rapina aggravata dall’uso delle armi, tentata rapina e porto abusivo d’arma da fuoco.
Al termine dell’interrogatorio che si è svolto nel carcere di Borgo San Nicola, il giudice ha convalidato l’arresto in carcere dell’uomo, assistito dall’Avvocato Francesco Vergine. Ora però si sta valutando la possibilità di trasferire Antonelli in una comunità di recupero anche perchè il 36enne aveva già fissato, tramite il Sert, un appuntamento presso la Comunità Emmanuel per il 16 agosto scorso.
I fatti risalgono a tre giorni fa e si sono verificati su via Lizzanello, nei pressi della tangenziale est. Sei vacanzieri emiliani sono stati bloccati e rapinati dall’imprenditore armato di pistola e uno di loro, un 35enne di Reggio che si era addormentato, è rimasto nell’auto con cui Antonelli è fuggito.
“Con quell’uomo sono rimasto 10 minuti. Si è messo alla guida ed è partito – ha dichiarato la vittima – a un certo punto si è tolto il casco ed ha iniziato a minacciarmi di non guardarlo in faccia. Alla fine si è fermato, mi ha detto di restare lì fermo un quarto d’ora e di non chiamare la polizia”.