BRINDISI – Lo chiamano riordino, ma si traduce con ‘soppressione’ delle Province di Brindisi e Taranto. Il Senato ha approvato il decreto della spending review, il Governo ha incassato la fiducia di Palazzo Madama, nel quale si prevede tra le altre cose, il riordino delle Province rimandando alle Regioni la proposta di una nuova riorganizzazione territoriale. Ma quello che viene chiamato riordino in realtà per Brindisi e Taranto resta una soppressione, le condizioni stabilite in precedenza per l’esistenza della Provincia, 350mila abitanti e 250mila chilometri quadrati di estensione restano e, quindi, sia Taranto che Brindisi non sono sufficientemente grandi. Non solo, ma ciascun Comune potrà decidere di cambiare Provincia rispettando il criterio di contiguità.
Insomma, se il decreto passa alla Camera, ma non ci sono dubbi su questo, va ridisegnato l’assetto delle Province pugliesi. Il Presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese lancia un appello ai Comuni brindisini a restare nell’attuale assetto per non perdere forza. Si teme che Fasano possa andare con Bari e Torchiarolo con Lecce. “Solo se staremo insieme avremo una forza – dice Ferrarese – lancio un appello ai Comuni a restare compatti”. In vista di questa soppressione, Ferrarese auspica l’accorpamento di Brindisi e Taranto. “Perchè solo così – continua – Brindisi potrà ancora contare qualcosa. Nella Provincia della Terra d’Otranto, invece, sarebbe schiacciata tra Lecce e Taranto”.
Intanto, la Regione ha 90 giorni di tempo per presentare al Governo un proposta di riordino, per rimescolare le carte e riorganizzare territori e Province. Ma su questo interviene il Capogruppo dell’opposizione al Consiglio regionale Rocco Palese che evidenzia che la Regione Puglia non ha mai istituito il Consiglio delle Autonomie organo deputato nel decreto della spending review a trasmettere una proposta di riordino.
1 commento
Sono per la Regione Salento: credo sia questo il momento di insistere per tale iniziativa. Bari, divenendo area metropolitana, succhierà per sé molti dei finanziamenti destinati alla Puglia.
I commenti sono disattivati.