
LECCE – Non si arresta l’ondata di colpi in appartamento. Lecce deve fare i conti con un fenomeno dalla cadenza quasi quotidiana. Stavolta nel mirino di una ragazza di origini slave, sono finite due abitazioni: uno in via San Domenico Savio, l’altro in viale Leopardi.
E dire che una delle due complici l’ha fatta franca nel primo caso. I fatti. La donna, insieme ad una sua connazionale, riesce ad intrufolarsi nell’abitazione di un impiegato. L’uomo, sorpreso poco dopo l’ora di pranzo, mentre riposava in camera da letto, insospettito da alcuni rumori, si trova faccia a faccia con la ragazza.
Quest’ultima, non si sa come, riesce a farla franca. Dice di non avere nulla con sé, l’uomo la lascia andare, senza sporgere denuncia, ignaro del fatto che in realtà la ragazzina aveva portato via un cofanetto con all’interno alcuni preziosi. Lo stesso verrà recuperato poco dopo da una guardia giurata.
Non contenta, la giovane slava si è introdotta, di lì a poco, all’interno di un’altra abitazione in viale Leopardi. In casa ci sono tutti: padre, madre, figli. È l’ora di pranzo. Sono tutti seduti a tavola. La ragazza viene bloccata dall’uomo, perquisita, ma con sé non ha nulla. Anche lui la lascia andare, salvo poi scoprire che dal cassetto del comodino mancano alcuni gioielli. Indaga la polizia.
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