BRINDISI – Momenti difficili per la Provincia di Brindisi che si interroga sul suo futuro istituzionale. Confusione, la parola che regna in questi giorni non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra le gente. Cosa vorrà dire concretamente l’accorpamento con Taranto? Ancora presto per avere una risposta.
Intanto si cerca di decidere come affrontare l’ultima fase quella prescioglimento, con una maggioranza, Pd, Udc e Noi centro che cerca di dialogare anche se con qualche difficoltà. La verifica politica chiesta dal Partito democratico è slittata a martedì mattina. Tra gli ordini del giorno, proprio il futuro politico della Provincia nei prossimi mesi. Ed è scontro sull’ipotesi di dimissioni anticipate. Ferrarese non le conferma, ma le sue dichiarazioni nei giorni scorsi sono state chiare: “Non sarò io il liquidatore dell’ente – aveva detto in Consiglio provinciale – non sarò io il liquidatore della ‘Santa Teresa’. Venisse il Commissario”.
Non d’accordo su questo punto, il Partito democratico che chiede al Presidente di restare sino all’ultimo giorno utile per rispettare il mandato degli elettori, quindi per il Pd, niente dimissioni anticipate. Anche se, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri, la posizione del partito di Bersani sembra essersi ammorbidita. E’ quindi è necessario il confronto. Nelle prossime ore arriverà la decisione.
di Lucia Portolano