TARANTO – Trecento milioni per le bonifiche di Taranto e il rilancio del sito produttivo dell’Ilva. Questi, in estrema sintesi i capisaldi dell’accordo di programma che Ministero, parti sociali e industria, guidati dalla cabina di regia della Regione, dovrebbero siglare giovedì prossimo.
Quello delle risorse resta come sempre il nodo principale. 156 milioni sono a carico del governo di cui 62 disponibili. Per gli altri, invece, bisogna attendere il via libera del Cipe. Altri 100 milioni sono di competenza della Regione Puglia. 96 milioni di dovrebbero essere prelevati dal Pon sulla competitività che però sarebbe sottoposto a procedura di infrazione comunitaria.
Nella partita delle bonifiche dovrebbero rientrare i siti già individuati dalla Regione in sede di conferenza istruttoria. E dunque si parla di Mar piccolo, falda superficiale sotto l’area Ilva, ex cava ‘San Marco’ metalmeccanica. Fin qui i contenuti delle risorse e i fondi. Il prossimo snodo fondamentale, ora, resta il faccia a faccia con l’azienda. L’incontro dovrebbe essere stato fissato per lunedì. Tra gli argomenti sul tappeto, la copertura dei parchi minerali. Il reparto ritenuto il principale responsabile della diffusione delle polveri.
Il passaggio della copreturta dei parchi è stato fissato nel piano di risanamento del quartiere Tamburi varato dalla Regione e non è detto, a questo punto, che non possa entrare a far parte dei termini dell’accordo di programma. Il nuovo atto d’intesa o accordo quadro dovrà essere elaborato, sottoscritto da amministrazioni ed enti locali. Poi sottoposto a Ilva e parti sociali. Da quello la città potrà, almeno questa è l’intenzione, ripartire. L’ilva per ora non commenta. O il Presidente Ferrante continua gli incontri con le autorità e le istituzioni. Il suo messaggio alla città rimane di serenità e distensione verso i lavoratori e il territorio.