
BRINDISI – Chiuse le indagini a due anni di distanza, dal terribile incidente industriale nello stabilimento della ‘Sanofi Aventis’ che costò la vita all’operaio 45enne Cosimo Manfreda ed il ferimento di altri suoi colleghi. Era il 10 giugno 2010, quando l’esplosione di un silos dello stabilimento provocò la morte dell’operaio della ditta appaltatrice ‘Cof e Co’.
15 gli indagati, dopo la chiusura delle indagini, per il Pm Antonio Costantini. Ipotesi di reato omicidio colposo, lesioni gravi e omissione dolosa delle opportune cautele contro gli infortuni sul lavoro. Gli avvisi di garanzia, oltre che nei confronti dei dirigenti dello stabilimento della multinazionale e della ditta appaltatrice – i primi a finire nel registro degli indagati – sono stati notificati nei confronti dei responsabili di reparto, dell’area delle risorse umane, della manutenzione, della qualità, dei servizi di protezione e alcuni responsabili della ditta appaltatrice.
La Procura si è avvalsa delle indagini tecniche svolte dall’Arpa e dal Consulente tecnico d’ufficio Francesco Fracassi ordinario di chimica dell’Università di Bari.
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