BRINDISI – Mancano le grandi aziende del territorio, i grandi gruppi industriali, ma il Comune che cerca di essere super partes e la società di calcio ci provano ad attirare nuovi soci per un nuovo progetto calcistico della città di Brindisi. Consales ha convocato oggi le principali aziende a Palazzo Nervegna, ma si presentano solo la Real Bus, Ilario Group, Avio, Spinelli, Securpol e Casa artigiani. Si cerca di concordare un percorso comune. “Abbiamo segnato il primo passo – afferma il Sindaco Consales – con una società con la quale si può partire e con l’iscrizione al campionato di serie D”. Inoltre, assicura la vicinanza dell’Amministrazione comunale, con l’Assessore allo sport Antonio Giunta.
Da parte sua la società si è impegnata a proporre un programma serio, solido e trasparente.
“L’obiettivo della società – ha affermato il Presidente Roberto Galluzzo – è quello di fare un campionato di alta classifica. Stiamo approntando una campagna acquisti di spessore, con giocatori di qualità, cercando però, di essere più oculati in termini economici rispetto all’anno scorso. Va detto, inoltre che è vero sì che abbiamo iscritto la squadra al campionato di serie D, ma ci sono buone prospettive per un eventuale ripescaggio in Lega Pro”. Consales invita i dirigenti della società ad abolire le tessere gratuite e gli ingressi di favore. “Io acquisterò il mio abbonamento – continua il primocittadino – ed inviterò a fare altrettanto ai Consiglieri comunali ed agli Assessori”.
Intanto l’Assessore Giunta, ha comunicato che: “Ci sono altre due aziende di spessore, oltre ad un istituto bancario, alle quali è stata inviata la richiesta di adesione al progetto della società di calcio e sulle quali contiamo di avere un riscontro positivo”. Ma un aiuto potrebbe arrivare anche dall’ente camerale, il Presidente Alfredo Malcarne presente all’incontro ha annunciato che organizzerà un incontro nel suo ente con le aziende aderenti per coagulare più forze”.
Insomma questi gli intenti, tutti buoni, si spera che prima del campionato arrivano i fatti, per una città che ormai da anni non ha più un vero calcio.