TARANTO – L’unione fa la forza, un detto che trova concretezza, ora più che mai, nella costituzione di ‘Antiracket Salento’ e la creazione di uno sportello comunale antiracket nei Comuni di Lecce, Taranto e Brindisi, per l’assistenza alle vittime di estorsione e usura.
Un modello unico in italia, che passa per il progetto PON Sicurezza Mis. 2.4.
Arrivano dalla UE, un milione 351 mila euro per il Salento: “Se è partito questo contributo per le tre province, per i prossimi tre anni, vuol dire che la nostra terra è stata valutata meritevole di un sostegno”, ha spiegato l’Onorevole Mantovano, al Comune di Taranto, per la presentazione del progetto, con i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e di Maria Antonietta Gualtieri, Presidente federazione antiracket e usura. Hanno sottolinato entrambi l’importanza di denunciare, da una parte e quella di informare, dall’altra. “Far emergere quanto è ancora sommerso – ha spiegato Mantovano – è uno degli scopi del nuovo sportello”. “Stiamo vivendo il passaggio da una realtà di volontariato – ha detto invece Gualtieri – a un servizio piu competente e professionale, a a disposizione delle imprese e degli imprenditori vittime dell’usura e dell’estorsione”. L’Antiracket Salento si occuperà inoltre di accesso al credito, mediando tra Equitalia e imprenditori, fornendo loro un supporto psicologico e tecnico, per evitare che la disperazione diventi tale da indurre al suicidio.
Lecce sarà comune capofila di Antiracket salento mantenendo i riferimenti già in essere a Brindisi e Taranto, a totale disposizione delle vittime del racket, nei seguenti orari: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Alessandra Martellotti