TARANTO – Patto storico a Roma, tra l’Autorità portuale e il monopolista Evergreen per il rilancio dello scalo ionico.
L’accordo è stato firmato nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio per lo sviluppo del porto di Taranto e del terminal container di Evergreen. L’accordo impegna tre ministeri: Infrastrutture, Coesione territoriale e Ambiente. L’intesa prevede l’avvio dei dragaggi nel tratto di mare antistante il molo polisettoriale dove è ubicato il terminal di Evergreen, la riqualificazione della banchina del molo e l’installazione di nuove gru in grado di intervenire sulle navi di nuova generazione. Evergreen, nei mesi scorsi, aveva paventato la possibilità di abbandonare Taranto qualora non si fosse attuato un progetto di rilancio del terminal inaugurato nel 2001. L’intesa ora pone a carico dell’Autorità portuale i lavori infrastrutturali mentre Evergreen installerá le nuove gru e si impegnerá ad aumentare il traffico dei container entro un anno dal completamento dei lavori previsto in 24 mesi dalla firma dell’intesa di oggi.
Il traffico dovrebbe salire a 700mila container nel primo anno e ad un milione in quello successivo.Evergreen ha intanto già ritirato la procedura di mobilitá per 160 unità ricorrendo in alternativa alla cassa integrazione straordinaria a rotazione per 500 unità. Inoltre nel giro di un anno dall’intesa Tct avrà dall’Authority anche i restanti 500 metri della banchina del polisettoriale. I dragaggi porteranno i fondali ad una profondità che va da 16,50 a 15 metri mentre nei lavori è compresa anche la costruzione di una diga foranea a protezione del molo polisettoriale. Per la parte finanziaria l’Autorità portuale e lo Stato investiranno circa 200 milioni,90 solo dell’Authority,mentre un centinaio verranno da Tct che fa capo ad Hutchinson ed Evergreen.