
TARANTO – Il Presidente di Confcommercio, Leonardo Giangrande passa al contrattacco. Quella sfiducia costruita nell’ombra, quel ribaltone che ha estromesso dalla sera alla mattina, lui e altri 2 consiglieri Paolo Nigro e Riccardo Caracuta dalla giunta della Camera di Commercio, non gli è proprio andata giù.
Il numero uno dei commercianti tarantini lo ha vissuto come uno schiaffo in pieno volto, a lui personalmente e all’associazione che presiede. Un’offesa lanciata dal Presidente in carica della Camera di Commercio, Luigi Sportelli.
All’origine della guerra il presunto tentativo, da parte di Giangrande, di scalare l’ente camerale nel periodo in cui il Tar aveva sollevato il Presidente dall’incarico. ” Nessun complotto” – spiega Giangrande.
Fatto è che la fazione anti-Sportelli è stata spazzata via dall’esecutivo dell’ente. La guerra è aperta.
Giangrande denuncia azioni antidemocratiche, respinge al mittente l’ipotesi di una scalata anti-Sportelli e invita ad interrogarsi sulla condotta dell’ex Commissario Roberto Falcone. Infine, denuncia alcuni sprechi dell’ente e intraprende a tutela sua e dell’associazione le vie legali.
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