TARANTO – Ha tentato ripetutamente di strangolare la compagna incinta, al sesto mese di gravidanza. Le ha prima messo le mani al collo. Poi ha provato a soffocarla stringendola tra braccio e avambraccio. Lei, alla fine, prostrata dalle percosse e dalle minacce, colpita con violenza al ventre, ha perso i sensi rovinando per terra e sbattendo ancora il pancione.
Solo dopo alcuni minuti, che a lei saranno sembrate ore, mentre lui continuva ad aggirarsi furibondo in casa, la giovane è riusciata a scivolare in camera da letto, dove ha trovato riparo dal compagno.
Ma alle prime luci dell’alba, dopo una intera serata di violenza i dolori all’addome riprendono, lei teme per il bambino e approfittando dell’assenza di lui, chiama i soccorsi. La polizia la trasporta al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, dove viene ricoverata.
La donna, una tarantina di 29 anni, presenta ecchimosi estese sul corpo, particolarmente evidenti sul collo e ferite all’addome.
La giovane in stato di scock, racconta tutto: la sera prima a seguito dell’ennesimo diverbio con il suo compagno, Adolfo Galeone 32 anni, è stata violentemente aggredita.
Dopo aver appreso tutti gli elementi necessari a rintracciare l’aggressore, Galeone è stato fermato dagli agenti al quartiere Tamburi, poco distante dall’abitazione. L’uomo, già sotto sorveglianza speciale, è stato arrestato. Si trova ora nel carcere di Taranto.
di Barbara Scardigno