
TARANTO – Stop ai privilegi. Ai favori della casta. Alle auto blu. La parola d’ordine in Comune, in vista dello Sefàno bis, è “sobrietà”. Il neo rieletto sindaco detta le regole e snocciola come un rosario le norme del “codice etico” degli assessori. Lo fa dimostrando di persona come funziona. Intanto: niente auto blu. «Se il sindaco non ne dispone – dice – è chiaro che dovranno fare altrettanto anche i componenti della sua squadra di governo». E poi: zero corsie preferenziali sulla strada, per gli amministratori. Infatti su disposizione del sindaco il capo della Polizia municipale ha già congelato l’ordinanza che ne regolamentava l’uso. Ma non è finita. Nel giro di consultazioni avviato con i partiti della maggioranza Stefano ha già messo in chiaro un punto: si lavorerà pancia a terra tutta la settimana. Week end compresi. Il sindaco per questo ha espresso la richiesta che, nel fine settimana, sia presente in Municipio almeno un assessore. E ancora: niente incarichi a consiglieri che abbiano in piedi pendenze giudiziarie.
Infine: lealtà al capo dell’amministrazione e trasparenza. Quindi più comunicazione con i cittadini e la stampa. Stefàno ha anche annunciato che affiderà alcune deleghe ai consiglieri in un ottica di maggiore spirito di collaborazione. E siamo ancora all’inizio. Il codice etico è tutt’altro che un libro già scritto. I lavori di stesura sono ancora in corso. Gli alleati, e soprattutto gli aspiranti assessori, sono avvisati. Intanto in vista della convocazione del primo consiglio comunale dal consigliere dell’Udc, Massimiliano Stellato, arriva la proposta: devolvere il gettone di presenza alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia.
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