LECCE – Giovanni Vantaggiato in lacrime davanti al suo avvocato, Franco Orlando: “Solo ora inizio a capire di aver commesso una strage”.A raccontarlo è lo stesso legale dell’uomo, al termine del lungo colloquio avuto in mattinata con il suo assistito. E l’avvocato Orlando, nel suo racconto, smonta l’immagine glaciale finora filtrata dai racconti di chi ha avuto contatti con l’attentatore.
“E’ molto provato – afferma – sta come starebbe qualunque persona che si stia rendendo conto solo ora di aver commesso una strage, di aver ucciso una ragazza e ferito diverse altre”. Vantaggiato è in isolamento nel locale nido della sezione femminile del carcere di Borgo San Nicola, a debita distanza da tutti gli altri detenuti e viene sorvegliato a vista 24 ore su 24 dagli agenti di polizia penitenziaria.
Una misura necessaria per assicurare l’incolumità del presunto stragista, visto anche che nella sezione di alta sicurezza di Borgo San Nicola è detenuto un esponente della scu che è zio di una delle ragazze ferite. Vantaggiato, per ora, non può avere alcun contatto con l’esterno né può leggere giornali o guardare la tv, in attesa dell’udienza di convalida del fermo dinanzi al Gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro. “Lui è pentito, sta dimostrando rimorso – assicura il suo legale – ha fatto alcune richieste, tra le quali i tempi e i modi in cui potrà vedere la sua famiglia, che non l’ha abbandonato – precisa l’avvocato – ma che anzi gli sta dimostrando vicinanza e attaccamento”.