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Ritardi e voli dirottati e cancellati: neve e vento ostacolano il rimpatrio dei salentini

SALENTO-Vento e neve non hanno sfiduciato partenze e rientri, anche se i passeggeri più che con il coraggio hanno dovuto fare i conti con i problemi tecnici. Tra brindisi e bari già in prima serata numerose manovre di atterraggio mancato hanno provocato ritardi sui voli nazionali ed europei.

Tanta preoccupazione per i viaggiatori del volo Alitalia partito da Milano alle 14.55: la turbolenza causata dal maltempo ha spaventato i passeggeri già all’altezza di Pescara e l’atterraggio a Brindisi è stato accolto con un vero e proprio sospiro di sollievo. Sempre durante la mattina dell’epifania due voli Roma-Brindisi, un ryanair delle 9.45 con un quarto d’ora di ritardo e un alitalia delle 10.35 con 1 ora e 45 di ritardo, sono stati dirottati rispettivamente agli aeroporti di Bari e Napoli.

Alcuni voli sono stati spostati a Bari sia in fase di decollo che di atterraggio: visto lo scarso preavviso e l’imprevedibilità delle condizioni meteorologiche, disagi per i passeggeri anche per lo spostamento via terra da un aereoporto all’altro. Il volo diretto fiumicino-brindisi della compagnia ryanair partito con 45 minuti di ritardo in serata (rispetto alle 20.20 è decollato alle 21.05) ha impiegato circa altri 30 minuti prima di effettuare un secondo e ultimo tentativo di atterraggio andato a buon fine nell’aeroporto brindisino papola casale. Ad ostacolare le raffiche di vento fino a 60 km orari di velocità.

Un ryanair proveniente da Bologna partito con un’ora di ritardo ha raggiunto Bari alle 22.20 per poi deviare però a lamezia terme,in Calabria, dove le condizioni metereologiche risultavano di gran lunga più favorevoli.  Stessa sorte è toccata ad altri voli della stessa compagnia irlandese partiti da Torino  da Berlino e da Bergamo. Già dalle 9.30 di questa mattina però l’aeroporto calabrese, non attrezzato per le emergenze, ha comunicato ufficialmente di non essere più in grado di accogliere alcun arrivo. L’alternativa è stata l’aeroporto di Ancona.

Dagli aeroporti di Bari e Brindisi i voli in mattinata sono stati cancellati o hanno atteso in stand-by per ore. A partire dalla sera dell’epifania per le manovre di atterraggio l’attesa è arrivata a durare fino a mezz’ora: l’aereo va in holding, si dice in gergo tecnico, ossia effettua un giro programmato intorno ad un punto di rotta dal perimetro variabile a seconda delle circostanze. In sostanza circuita nei pressi dell’aereoporto pronto a cogliere l’attimo favorevole all’atterraggio. Intanto pathos e fiato sospeso per chi a bordo fa il count down per il consuetudinario applauso di atterraggio: un’attesa che visto il panorama imbiancato visibile dal finestrino non può che concludersi con un lungo sospiro di sollievo.

Del resto in volo si sa anche il tempo supera la realtà e non solo in longitudine: basti pensare ai passeggeri che partiti da shangai il primo gennaio del 2017 si sono ritrovati a san francisco il 31 dicembre del 2016, guadagnando un giorno di vita. Tra le nuvole, dunque, la macchina del tempo esiste e, complice il fuso orario, gioca anche simpatici scherzi.

E.Fio

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