SALENTO- Le immagini contenute nel cellulare della ragazzina erano terribili. Abusi sessuali che andavano avanti da mesi, ripresi dal suo carnefice, che poi la ricattava con quei video. Ora, grazie all’intervento della madre della vittima, è finito un incubo che, per una 12enne, è durato mesi.
Tutto -spiegano i carabinieri- ha avuto inizio nel modo più banale possibile: una mamma che per puro caso ha preso il cellulare della figlia e ha scoperto l’orrore. La donna si è rivolta ad una caserma dei carabinieri lontana dal proprio paese e la scelta è ricaduta sulla stazione di Specchia. Immediate sono partite le indagini per scoprire l’identità dell’orco e, di lì a poco, i militari hanno bussato alla porta dell’uomo. Dalla perquisizione domiciliare si è appurato che i video memorizzati nel cellulare della bambina, inviati dall’uomo per minacciarla, altro non erano che la punta dell’iceberg. Anche i militari sono stati scossi da quanto accertato. I fatti sono stati poi confermati anche in sede di ascolto protetto, dinanzi al Tribunale per i Minorenni.
Il telefono, il tablet e il computer usati dall’orco sono stati sequestrati. Lui è ora rinchiuso in carcere.