EditorialiPolitica

In una nottata scomparsi i trasformisti e gli inquinatori del centrosinistra? Cosa potrebbe esserci dietro al violento attacco di Vendola?

BARI- “… In questo momento il centrosinistra non esiste più…”, così Vendola solo alcune ore fa. La politica del possibile infatti, a distanza di poco, il centrosinistra nuovamente c’è. È stato ritrovato il vincolo di solidarietà e di lealtà, il cuore batte nuovamente per la coalizione nella nottata purificatasi, e non più inquinata, e l’Arca dei trasformisti e riciclati è stata improvvisamente bonificata.

Ieri alle 18:30 erano queste le accuse del Presidente Vendola, accuse che grazie alla bacchetta magica del mago Silvan, durante la nottata, sono improvvisamente cadute nel dimenticatoio tanto che il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, raggiante, annuncia la conferma per le primarie chiedendo, però, scusa ad i cittadini.

Non sappiamo se anche Emiliano abbia chiesto umilmente scusa non agli elettori, ma a Vendola come da questo richiesto per l’attacco sull’essere stato definito proprio dall’ex sindaco di Bari un moralista facendo accordi negli sgabuzzini, ma un altro dato politico certo, che segna ancora la distanza malgrado il documento politico unitario, è che il Governatore abbia deciso, al di là del tavolo del centrosinistra, di tener autonomamente una propria conferenza stampa.

Ma cosa ha indotto Vendola a essere così violento solo qualche ora fa e solo a poche ore di distanza dalla celebrazione delle primarie? La paura di non avere realmente un proprio candidato visto che, sino a qualche anno fa, chi oggi contesta l’alleanza con la destra e l’Udc pubblicamente sponsorizzava la candidatura nelle scorse provinciali di Adriana Poli Bortone sotto il simbolo del terzo polo e della partito di Casini?

Ambienti vicini al Partito Democratico hanno fatto circolare non pochi video o, forse, il governatore di Puglia, non vuole più curarsi della regione e della politica territoriale ed ha tentato in un momento di rabbia di buttar l’acqua sporca,con annesso bimbo, per sancire un inizio di presa di distanze dall’attuale centrosinistra governativo e candidarsi ad una leadership nazionale antiRenzi ed antiPd che, come già ieri anticipatovi, lo porterà assieme al capo della FIOM Cgil, Landini, ad una assemblea nazionale già prevista per gennaio a Milano per aggregare tutti gli scontenti del centrosinistra? Non potrebbe spiegarsi altrimenti quanto fatto nel pomeriggio di ieri a discapito di tutta una coalizione che tenta di conservare la presidenza della Regione Puglia.

Probabilmente la notte più che bonificare le denunce di Vendola a questo, il rischio di assumersi la responsabilità, facendo saltare le primarie, di una possibile sconfitta alle prossime elezioni regionali della coalizione che sino ad ora lo ha mantenuto alla presidenza della regione Puglia. Ecco perché, forse, Nicola detto Nichi, autonomamente , e non con il tavolo del centrosinistra , ha incontrato la stampa rivendicando la tregua armata e l’inizio, di una nuova battaglia, dal prossimo primo dicembre.

Cordialmente Giuseppe d. Vernaleone

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