AmbienteCronaca

Alla ricerca dell’ulivo anti-Xylella: campo sperimentale da 200 varietà

LECCE-  Non solo Leccino, non solo Favolosa: contro i disseccamenti degli ulivi, si prova ad ampliare la ricerca ad un numero di cultivar maggiore, cercando di capire non in laboratorio ma direttamente in campagna se ci sono tipi di ulivo in grado di reagire alla patologia. Nel Salento, Copagri avvia un campo sperimentale da 200 genotipi diversi, tutti di varietà italiane. Obiettivo, appunto: “valutare la possibile resistenza o tolleranza delle diverse varietà di olivo alla Xylella fastidiosa”. Lo annuncia Fabio Ingrosso, ideatore e coordinatore del gruppo di lavoro multidisciplinare.

Si è andati a bussare alla porta del prof. Giuseppe Fontanazza, già direttore dell’Istituto di ricerche sull’olivicoltura del Cnr di Perugia. È lui, lo stesso che ha inventato in laboratorio la varietà Fs17, la Favolosa, ad aver affidato a Copagri un cospicuo numero di genotipi, da lui ottenuti, per testare sul territorio salentino quelli che meglio resistono o tollerano il batterio o meglio si adattano all’ambiente.

È l’atto secondo di una sperimentazione che ha visto Copagri tra le prime realtà in trincea, direttamente sul campo, innanzitutto per provare cure diverse contro i disseccamenti e in aiuto alle piante attaccate dalla malattia. Referente sul campo di Fontanazza sarà il suo “allievo” Giuseppe Vergari, mentre responsabile scientifico Francesco Lops, docente dell‘Università di Foggia. Sarà, dunque, il luminare siciliano, uno degli esperti più importanti al mondo nella selezione genetica degli ulivi, a “vigilare” sulla sperimentazione.

Parola d’ordine è diversificare la produzione, individuando non una ma più cultivar in grado di reagire al batterio. È anche un strada in più per fare da scudo al territorio. Per lo stesso Fontanazza, infatti, non ci si può fermare alla Favolosa, varietà che, come accertato dal Cnr di Bari, è capace di resistere a Xylella. Nata da un mix tra le varietà Frantoio e Ascolana tenera, usata già nel Barese per “tagliare” l’olio della Coratina, la Favolosa è oggi venduta solo da tre vivai in Italia, controllati dal Cnr. E mentre si pensa a nuove autorizzazioni per ampliare le licenze, specie in Puglia, si va già oltre: capire direttamente sul campo su quali cultivar poter puntare.

Articoli correlati

Adoc: turismo e territorio, a Gallipoli e Otranto due modelli di approccio opposti

Redazione

“Coltiva te stesso”: l’agricoltura come terapia

Redazione

Stroncato dal Covid, muore carabiniere di 52 anni. Grave un collega

Redazione

In barba al Dpcm, circolo ricreativo aperto: sanzionato il presidente

Redazione

No allo scarico a mare, al via azione istituzionale collettiva dei Comuni del Salento

Redazione

Confindustria, Fatano: “Sono candidato alla presidenza, no al commissariamento”

Redazione