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LSU, in 539 aspettano la stabilizzazione. Leo: “I Comuni corrano, è caporalato di Stato”

BARI – Gli obiettivi sono due: assicurare subito il contratto a tempo indeterminato e, subito dopo, garantire un monte ore dignitoso che vada oltre il part time.

Parliamo degli LSU, i lavoratori socialmente utili. Una platea potenziale di 539 persone. Per 333 di loro i Comuni hanno fatto richiesta di stabilizzazione, come il Dpcm del precedente governo ha concesso di fare. Per gli altri occorre che i Comuni si velocizzino, c’è tempo sino al 31 marzo per farlo. Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo, nella commissione regionale competente. Occorre correre per scardinare quello che Leo ha definito un caporalato di Stato. “L’ho sempre chiamato così sin dall’inizio – ha spiegato Leo – perché lo Stato, da quando sono nati i lavori socialmente utili, in tutte le amministrazioni centrali avvicendate, nessuna esclusa, ha pensato di stabilizzare questa fetta di precari che hanno dato un contributo enorme a tutti i comuni. Vi chiedo di sollecitare i Comuni – ha concluso – per fare quanto prima la stabilizzazione”.

Per le stabilizzazioni è disponibile un milione e 600 mila euro. La scelta da fare, laddove non si riescano a reperire ulteriori risorse come si sta cercando di fare, è di destinarle in toto ai contratti o di dirottarne una parte agli incentivi all’esodo così da liberare ulteriori posti. Le risorse per il 2021 ci sono ma la Cgil Lecce chiede di andare oltre: “Facendo i conti della serva – ha detto Simone Longo – servirebbero 2 milioni di euro per stabilizzare l’intera platea di 539 lavoratori. Quello che chiede la Cgil è di reperire risorse per il 2022 e per gli anni successivi”.

Per il 2022 ad oggi ha chiarito l’assessore Leo non ci sono né garanzie, né notizie. Si cercherà di sollecitare il ministero competente a stanziarne altre. Di sicuro c’è la volontà politica di dare dignità ad una categoria lavorativa essenziale presente in tutti i comuni pugliesi, sia per la strada che porti alla stabilizzazione, come sollecitato dal capogruppo de La Puglia domani Paolo Pagliaro, che quella che dia un ripristino di ore contrattuali più dignitose come richiesto dal consigliere brindisino di Fratelli d’Italia Luigi Caroli. La consigliera del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia ha ottenuto rassicurazione sui ritardi nei pagamenti subiti dai lavoratori nel porto di Brindisi. Il mese prossimo saranno pagati gli assegni delle prime due mensilità.

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