TARANTO – Ex Ilva, il Tar di Lecce ordina lo stop agli impianti entro 60 giorni. Respinti due ricorsi di Arcelor Mittal e di Ilva in Amministrazione straordinaria contro l’ordinanza firmata dal sindaco il 27 febbraio 2020. Decisivo il ricorso del Comune . La multinazionale annuncia ricorso al Consiglio di Stato
Il Tar di Lecce ha respinto i ricorsi proposti da ArcelorMittal e Ilva contro l’ordinanza numero 15 del 2020, firmata dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, che imponeva ai gestori l’individuazione e il superamento delle criticità derivanti da fenomeni emissivi dello stabilimento siderurgico, disponendo, in difetto, la fermata dell’area a caldo. Il Collegio stabilisce 60 giorni dalla pubblicazione della sentenza, , perché gli impianti siderurgici ritenuti inquinanti siano spenti.
E l’azienda ha annunciato che promuoverà immediatamente appello al Consiglio di Stato contro la chiusura dell’area a caldo. “In relazione alla sentenza emessa dal Tar della Puglia, ArcelorMittal Italia comunica che promuoverà immediatamente appello presso il Consiglio di Stato contro la chiusura dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto”, si legge in una nota diffusa da Arcelor.
Nella sentenza il Tar condanna Arcelor-Mittal Italia, Ilva in As e il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al rimborso delle spese e competenze relative al grado di giudizio in favore del Comune di Taranto, di Arpa Puglia e di Codacons.
Una sentenza considerata storica, accolta con entusiasmo dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.