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Bozza Dpcm: stop asporto dopo le 18, monta la protesta. La Puglia a rischio arancione

ROMA – Sono ore decisive queste per definire il nuovo Dpcm che a partire dal 16 gennaio entrerà in vigore, con l’aggiunta, forse, di una nuova zona: quella bianca, che introdurrà un nuovo concetto di normalità.

Le conferme sulle nuove regole arrivano direttamente dal Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto oggi alla Camera.

Innanzitutto resterà in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. A dispetto di qaunto ipotizzato inizialmente, non ci saranno ulteriori restrizioni nei week-end: varranno le stesse regole di tutti gli altri giorni della settimana.

Il divieto di spostamento tra regioni varrà anche per quelle in zona gialla. Resta, invece, la regola che consente a due adulti (oltre ai minori di 14 anni e le persone conviventi non autosufficienti) di andare a trovare amici e parenti.

Una nuova tegola si abbatte invece sul settore della ristorazione: nella bozza è stato introdotto il divieto di asporto dopo le 18, per evitare assembramenti.

Ci sono almeno dieci regioni, tra cui la Puglia, che lunedì potrebbero entrare in fascia arancione. Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio sui contagi, in molte aree del Paese l’Rt è infatti superiore a 1 e le strutture sanitarie sono alle prese con la grave carenza di posti letto. Anche sui criteri di definizione delle zone, il dibattito resta acceso.

“Questa settimana – ha sottolineato Speranza alla Camera – c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, aumentano i ricoveri in terapia intensiva, l’indice Rt e i focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare. L’epidemia è nuovamente in una fase espansiva”. Pertanto, ha aggiunto,”il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza”.

La bozza, intanto, è già di per sé sufficiente a far infuriare il settore della ristorazione che, a fronte del blocco dell’asporto, lancia una compagna di disobbedienza. Con l’hashtag #ioapro migliaia di ristoranti, pub e pizzerie di tutta Italia sono pronti ad apparecchiare sfidando il Dpcm. E l’idea di aderire alla protesta si fa strada, in queste ore, anche nel Salento.

E.Fio

 

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