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Zona arancione, i chiarimenti del Governo sugli spostamenti: sì se necessario

PUGLIA – E sul nuovo DPCM arrivano i chiarimenti del governo che pubblica le domande più frequenti dei cittadini. In zona arancione ci si può spostare in un comune differente se per acquistare beni e servizi non disponibili in quello di residenza. Raggiungendo, però, il luogo più vicino

L’ultimo Dpcm con cui il Governo ha diviso l’Italia in tre fasce di rischio e tre colori  ha scatenato polemiche e dubbi.

In queste ore sul sito del Governo si possono leggere alcune Faq (domande frequenti) pubblicate per alcuni chiarimenti necessari. E con una circolare inviata ai Prefetti, il ministero dell’Interno chiarisce tutti i dubbi riguardanti l’ultimo dpcm varato dal governo. 14 pagine che partono da un primo punto fermo: “Qualunque sia l’area territoriale di riferimento, l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela”.

I dubbi maggiori riguardano la questione mobilità nella zona arancione:

 Il Viminale spiega : “Qui è possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione, a patto che si rimanga all’interno del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione (non è consentito spostarsi in un altro comune). Alle 22, però, scatta il coprifuoco così come per le zone gialle. Di conseguenza, fino alle 5 del mattino è necessario avere un giustificato motivo per uscire di casa. Tra i motivi che in generale possono autorizzare uno spostamento, aggiunge il ministero, rientrano anche quelli di studio (ad esempio se la propria università o scuola si trova un comune diverso da quello di residenza) o la necessità di “usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel comune di residenza, domicilio o abitazione”. “Risulterà dunque possibile – continua la circolare – lo spostamento per recarsi, solo a titolo di esempio, presso uffici pubblici, esercizi commerciali o centri servizi (es. per assistenza fiscale, previdenziale, ecc.) quando questi non siano presenti nel proprio territorio comunale. Naturalmente, valgono anche in questo caso le regole prudenziali che suggeriscono non solo di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino dove comunque sia possibile la soddisfazione della propria esigenza”. Ed è anche quello che confermano dalla Prefettura di Lecce. Il principio base è quello di limitare al massimo gli spostamenti seguendo il buon senso. Se i prodotti/beni di cui necessito sono disponibili solo in un comune diverso da quello in cui risiedo potrò spostarmi.

Ma anche in questo caso deve prevalere il buon senso, per acquistare un prodotto se risiedo in un comune limitrofo alla città di Lecce, non potrò certamente spostarmi fino a Leuca o a Gallipoli, lo cercherò nelle vicinanze.

Tra i chiarimenti: 

Concessa la possibilità di fare una passeggiata ed attività motoria dalle 5 alle 22;
Chi è separato o divorziato può andare a trovare i figli minorenni anche anche tra comuni di aree differenti.
Si può andare nella seconda casa solo dalle 5 alle 22 e se la casa di vacanza si trova nel proprio comune. Altrimenti si può andare soltanto per «porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili»
Si può portare fuori il cane, ma a distanza dagli altri e senza creare assembramenti.
Si può uscire per andare in un negozio non alimentare poichè non ci sono limitazioni in base alla categoria dei prodotti.
E’ consentito viaggiare in auto con persone non conviventi , ma rispettando le regole: solo il guidatore davanti, un passeggero dietro per ogni fila di sedili e mascherina per tutti

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