ALLISTE – La Cassazione mette fine alla storia di una presunta estorsione per cui un giovane uomo di Alliste, Francesco Cazzato, finì a febbraio scorso agli arresti domiciliari.
La Suprema Corte ha ribaltato il provvedimento del Riesame, accogliendo appieno il ricorso presentato dall’avvocato Francesca Conte, ed escludendo sia stato commesso il reato in questione.
I fatti contestati si riferivano alla compravendita di un’auto: Cazzato, secondo l’accusa, aveva concordato con una donna un prezzo per la vendita del proprio veicolo, ma dopo aver incassato la somma avrebbe preteso dalla vittima ulteriore denaro, minacciandola di riprendersi lautovettura. All’incontro per il pagamento, però, si presentarono i carabinieri che arrestarono l’uomo.
Adesso, con il provvedimento della Cassazione, Cazzato torna in libertà. Non solo: non avrebbe affatto dovuto scontare la pena dei domiciliari.