Politica

I big del centrodestra con Fitto per la volata finale

BARI – Eccola la stretta di mano che molti attendevano in questa campagna elettorale. L’incontro c’è stato. E di più. Con questa immagine, dei leader nazionali dei partiti vicini al candidato, si apre la volata finale di Raffaele Fitto alla Presidenza della Regione.

Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, Antonio Tajani, Forza Italia – ci sarebbe dovuto essere anche Silvio Berlusconi ma sta ancora lottando contro il covid – Lorenzo Cesa, Udc,  Matteo Salvini, Lega, sono uno accanto all’altro per sostenere il candidato governatore.

“In Puglia – commenta Salvini – tira una bella aria di cambiamento e quindi non vedo l’ora di cominciare perché la Lega in Puglia non ha mai governato. Questa è una squadra compatta – continua il senatore – a litigare sono Pd, 5 Stelle, Renzi, Di Maio, Zingaretti, Vendola. Qui siamo compatti, anche per la scelta della Lega che dopo anni e anni di divisioni di centrodestra in Puglia, ha fatto questa scelta di umiltà, di generosità perché la priorità è far ripartire la Puglia”.

“Il fatto di essere in piazza per questa fase finale di campagna elettorale con tutti i leader nazionali – aggiunge Raffaele Fitto – testimonia in modo concreto che abbiamo voluto una unità non di facciata ma seria, concreta che dà molta credibilità al nostro progetto politico”.

Non c’è spazio per le polemiche, dicono i leader, il centrodestra è compatto ed ora “lo vedono tutti”, cessando le polemiche di queste settimane per il mancato incontro pubblico tra Salvini e Fitto. Tajani aggiunge che “siamo coesi nel centrodestra, con identità diverse ma anche perché l’elettorato di centrodestra è diversificato. Noi – prosegue il vicepresidente di Forza Italia – ci rivolgiamo a quell’elettorato che per tanti anni, anche in questa regione e in altri parti d’Italia, ha tenuto per la democrazia cristiana, per i partiti liberali, riformisti. E vogliamo essere elemento determinante, serio, credibile, affidabile, nel centrodestro per avviare le riforme necessarie”.

Anche per Giorgia Meloni la vittoria è ad un passo, dopo moltissimi anni è lì, possibile. E se per Salvini il voto in Puglia “è importante solo per i pugliesi”, per la leader di Fratelli d’Italia in caso di vittoria, il suo peso sarà nazionale e non può non tenerne conto anche il Capo dello Stato. “Secondo la nostra Costituzione – spiega la leader di Fratelli d’Italia – l’istituto dello scioglimento anticipato delle Camere è lo strumento di cui dispone il Presidente della Repubblica quando dovesse ravvisare la distanza siderale tra quello che vuole la gente e quello che fa il Palazzo. Non ho la pretesa di insegnare il lavoro al Presidente della Repubblica – conclude – ma non mi stupisce che a Conte non interessi o che dica che non è un test che lo riguarda però penso che magari il Colle potrebbe fare valutazioni diverse“.

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