TARANTO – Non è la prima volta che succede: le auto parcheggiate davanti alla portineria dello stabilimento ex Ilva di Taranto sono state prese di mira dai vandali, se di vandali si tratta. Bruciate, nella notte, le vetture nell’area sosta davanti ai cancelli. Otto mezzi avvolti in pochi minuti dalle fiamme. E il fuoco è stato senza dubbio appiccato da qualcuno. Quattro vetture sono andate completamente distrutte, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
Negli ultimi tempi, sono stati diversi gli atti vandalici, ma anche i furti ai danni dei lavoratori. Per questo, solo pochi giorni fa i sindacati erano tornati a rivolgersi al prefetto, alla Polizia e all’Asi, Consorzio per l’Area sviluppo industriale, chiedendo attenzione, che si traduce in vigilanza massiccia, oltre che in pulizia dell’intera area.
E ora, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb tornano a rivolgersi alle stesse istituzioni, chiedendo di convocare un tavolo con urgenza: “Visti i fatti gravi -scrivono- verificatisi nella scorsa notte all’interno delle stesse aree, con l’incendio di otto autovetture di proprietà di dipendenti dell’appalto, chiediamo un tavolo di incontro non più rinviabile, attesa la natura dell’accaduto e per la rilevanza che questo stato dei fatti sta determinando all’interno ed all’esterno della fabbrica. Soprattutto per porre in essere tutte le determine da parte dell’autorita’ competente e, nondimeno, chi ha in capo la diretta titolarità delle aree. Evidenziamo, così come fatto nella nota del 28 agosto, che lo stato di malessere e disagio tra i lavoratori è tale imporci l’assunzione di ogni iniziativa utile affinché l’esasperazione non inizi a sopraffare la disperazione”.
