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I colori e l’incanto del Salento nella sfilata Dior. Lecce nella storia della moda

LECCE-Una tipica festa di paese, con la cassa armonica e le luminarie, in una piazza Duomo solenne, con il pubblico quasi assente. E poi le modelle vestite Dior, diafane ed eleganti, con abiti fluttuanti dai colori ispirati alla terra o ai camicioni indossati dalle donne pizzicate. Gonne campagnole, fazzoletti legati in testa, ampi tailleur e scamiciati. Una sfilata evocativa, magica, dove il Salento è presente in ogni passo e in ogni respiro, in ogni nota e in ogni volto, nella musica dal vivo dell’Orchestra della Notte della Taranta che ha accompagnato l’intera sfilata, nelle coreografie dolenti con le donne sofferenti del Sud, nella pizzica.

L’evento, trasmesso in diretta sul sito della maison francese ha proiettato Lecce nella storia dell’alta moda. E le radici salentine della direttrice artistica Maria Grazia Chiuri si sentono tutte, in un mix magico di fashion style e tradizione, sul basolato diventato passerella.

A chiudere l’evento più importante per la città di Lecce negli ultimi anni la voce di Giuliano Sangiorgi con l’omaggio, anche questo, al Salento: “Lu Rusciu de lu Mare” e “Meraviglioso” di Domenico Modugno.

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