LECCE- Tensione in tribunale in via Brenta, dove in mattinata nel corso di un’udienza per una causa di separazione, un uomo ha annunciato pubblicamente che il figlio, che vive in Veneto, con cui era stato a stretto contatto fino a pochi giorni fa, è risultato positivo al coronavirus. A quel punto la madre è stata colta da un malore ed è intervenuto il 118. L’udienza è stata così sospesa e la giudice Francesca Caputo ha dovuto trovare un’aula più sicura per continuare il proprio lavoro, così come riferisce dice Giovanni Rizzo, segretario regionale della Confsal-Unsa, che ora è sul piede di guerra per le condizioni di sicurezza: “Continueremo a ricordare ai datori di lavoro/capi d’ufficio che la legge non ha abolito il lavoro agile e non ha revocato l’emergenza epidemica e che essi hanno la piena responsabilità dell’adeguamento delle stesse rispetto alla ripresa delle attività, restando vincolati alle misure dell’autorità sanitaria. L’UNSA pertanto vigila come dall’inizio sulla situazione e anche su segnalazione dei dipendenti interverrà di conseguenza”.
I dettagli della vicenda sono ora al vaglio dei carabinieri del nucleo tribunali della compagnia di Lecce, che provvederanno a fare luce sull’accaduto. Molto probabilmente verrà disposta la sanificazione degli ambienti e verranno realizzati ulteriori accertamenti. Ma stando ai primi accertamenti, l’uomo non sarebbe positivo.