LECCE – Mascherina sul volto e cartelli in mano, gli infermieri della provincia di Lecce in mattinata hanno protestato in Piazza Sant’Oronzo. In piena emergenza sanitaria sono stati elogiati in qualità di eroi, salvo poi tornare ad essere dimenticati. Aderendo al flash mob nazionale ,che nelle stesse ore si è tenuto in tutta Italia, hanno rivendicato i propri diritti contrattuali, chiedendo allo Stato un riconoscimento reale e adeguato al ruolo che svolgono.
Le richieste: adeguamento degli stipendi, allineandoli con il resto d’Europa; aumento delle indennità; trasferimenti più facili; rapporto numero infermieri per paziente; più facile accesso al part-time e all’aspettativa; adeguamento delle tariffe per le partite Iva; riconoscimento del lavoro usurante; adeguamento dell’orario in base all’anzianità. Si chiede inoltre che la categoria venga inserita nel decreto Salva Italia e che vi sia una valorizzazione del percorso di studi e della formazione post laurea.
Al margine della protesta, simbolica, i partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio, poi hanno liberato in volo dei palloncini rossi, per ricordare i colleghi che nella lotta contro il Covid hanno perso la vita.
E.Fio