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Consiglio comunale smart a metà: l’opposizione lascia l’aula

LECCE – Il mal di pancia sull’impossibilità di poter tornare fisicamente a lavorare a Palazzo Carafa, i consiglieri di opposizione lo avevano già manifestato nei giorni scorsi. E così in mattinata, mentre il consiglio comunale avvia i lavori alle ore 11, loro hanno scelto di presentarsi nell’aula consiliare e da lì collegarsi via web per partecipare all’assise. Un’azione dimostrativa per dare man forte al cahier de doleances indirizzato al sindaco nei giorni scorsi, chiedendo il ripristino di commissioni e assise in presenza, dacché in modalità smart “le risposte agli interrogativi dell’opposizione -hanno detto- non sono mai arrivate, facendo vacillare il principio di democrazia alla base del governo cittadino”.

A prendere la parola in apertura il Presidente del Consiglio Comunale Carlo Mignone che pure non le manda a dire. “Mi assumo la responsabilità di questa modalità smart dell’azione governativa -dice- ma non di certo delle mancate risposte lamentate dai consiglieri di opposizione, la cui responsabilità è di tipo politico”. Non solo. Mignone denuncia poi “il mancato coordinamento della sua azione, in qualità di presidente del Consiglio Comunale, che pure avrebbe dovuto ricevere direttive sul da farsi. Del resto -ha ricordato- il consiglio è un organo di controllo fondamentale dell’azione amministrativa, la Giunta è cosa diversa”.

Prosegue, da qui, il botta e risposta sulle responsabilità di quanto fatto o non fatto in questo periodo. Tra i temi sul tavolo il nodo della proroga delle concessioni demaniali, l’interrogativo aperto sull’eventuale gestione delle spiagge libere da parte del Comune laddove dovessero arrivare fondi da impiegare su questo fronte.

Mercoledì in commissione , presieduta da Paola Povero, la mappatura già fatta per il piano delle coste , insieme alla visione sulla capienza delle stesse.

E poi il regolamento comunale per l’arredo dello spazio pubblico e misure a sostegno delle attività commerciali pronti a ripartire dopo l’emergenza. La maggioranza ha ritirato la delibera sulla sospensione del regolamento, poichè veniva predisposta prima che ci fosse il decreto. Si farà una delibera di giunta che terrà conto di quanto deciso dal Governo

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