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Inps, bonus da 600 euro: la Puglia tra le maggiori beneficiarie

LECCE – A fine aprile la Puglia è una delle tre regioni che più hanno beneficiato del bonus di 600 per autonomi e partite Iva, introdotto dal decreto Cura Italia. In tanti, però, sono ancora in attesa di riceverlo. Così come la cassa integrazione, per la quale l’INPS ha scaricato le colpe sulla lungaggine burocratica dell’iter regionale. Per il bonus, intanto, è boom di richieste da agricoltori e stagionali nel settore turismo. 

Il decreto Cura Italia ha introdotto per alcune categorie di lavoro autonomo, stagionale o temporaneo un bonus di 600 euro. In attesa di conoscere come e per chi il bonus erogato dall’INPS sarà prorogato, il bilancio stilato dall’ente previdenziale a fine aprile parla chiaro: la Puglia è tra le regioni maggiormente interessate dal flusso di pagamenti, insieme a Sicilia e Lombardia: le tre regioni, insieme, hanno ricevuto quasi un terzo dei sussidi liquidati in tutto il Paese. Dopo di loro ci sono l’Emilia Romagna, il Veneto e la Campania.

I sussidi erogati in Puglia fino a fine aprile sono esattamente 284.529, pari ad un importo di 170.717.400 euro. Il flusso dei pagamenti che ha interessato la regione è pari all’8,97% della liquidazione del bonus avvenuta in tutta Italia. A precedere la regione, su questo fronte, c’è soltanto la Lombardia (qui il flusso di pagamenti è pari al 14,30% di quello totale che ha interessato il Paese).

Ma quali sono le categorie, in Puglia, ad averne avanzato maggiormente richiesta? In primis gli operai agricoli a tempo determinato e gli operatori stagionali del settore turismo. A seguire ci sono poi i lavoratori autonomi.

Una fetta importante dei beneficiari (pari al 35,68%) è rappresentata poi dalle donne: una delle più alte percentuali in tutta Italia. In termini anagrafici, invece, sono i lavoratori tra i 15 e i 44 anni e quelli dai 55 anni in su, a prevalere su tutte le altre fasce d’età.

Sulla base di una recente indagine ISTAT si stima che il bonus ammonti a circa un terzo del reddito mensile netto per gli autonomi, a circa la metà per gli stagionali del turismo e ai due terzi per i lavoratori temporanei dell’agricoltura. Sulla misura tampone, di fatto, il Governo e adesso al lavoro per almpiare la platea dei beneficiari e soprattutto la cifra messa a loro disposizione, in attesa di una graduale ripresa delle attività.

Intanto, tornando alla Puglia, è la zona del centro-sud Salento quella maggiormente interessata dalla misura, sempre stando ai pagamenti effettuati dall’INPS. Sempre a fine aprile le aree interessate dalle erogazioni del bonus sono: Brindisi (33.212 bonus erogati a fronte di 42.546 richieste), Casarano (17.501 bonus erogati a fronte di 24.061 richieste), Lecce (29.318 bonus erogati a fronte di 37.843), Manduria (7.685 bonus erogati a fronte di 9.497 richieste), Nardò (8.669 bonus erogati a fronte di 10.653 richieste). Spostandosi più a Nord c’è anche Taranto, che registra il maggior numero di richieste avanzate (36.426), delle quali 28.442 a fine aprile sono state oggetto di erogazione del bonus.

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