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Caos calcio: FIGC dura ma diplomatica, Lega A furiosa, Spadafora spiega le intenzioni

Il calcio sprofonda nel caos dell’incertezza e volano gli stracci tra il Governo e dunque il Ministro allo Sport Vincenzo Spadafora, la Lega A e la Federazione Italiana Gioco Calcio.

Dopo la “decisione di non decidere” da parte del Governo sulla ripresa della Serie A, per un protocollo ritenuto ancora insufficiente, rinviando al 18 maggio l’ipotetica e nemmeno certa ripresa degli allenamenti di squadra e senza menzionare nessuna data per la disputa delle restanti gare della stagione, è montata la polemica.

Gabriele Gravina, presidente FIGC, foto web

Da un lato c’è il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che ha usato diplomazia facendo sapere che si lavora per far ripartire il calcio in sicurezza, non per farlo ripartire e basta. Il protocollo sarà integrato e modificato recependo le indicazioni del Comitato, del CONI e riconoscendo la Federazione Medico Sportiva Italiana quale riferimento scientifico per armonizzare il tutto e dunque avere il via libero definitivo al 18 maggio.

Dall’altro c’è la Lega A, sulla stessa linea della Federcalcio che però in modo più aspro ha palesato, all’ANSA, delusione per il nuovo DPCM in cui non sono state inserite date certe per la ripartenza del campionato. Dunque è forte il timore che non arrivi l’ultima rata dei pagamenti delle pay-tv, prevista per il primo maggio. In quel caso, dicono fonti della Lega, verrà dato mandato ai legali di recuperare le somme.

In mezzo c’è il Ministro allo Sport Vincenzo Spadafora che al momento scontenta entrambi ma dal suo profilo facebook spiega il punto di vista del Governo:

Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo Sport (foto profilo FB)

“Il calcio è uno degli elementi importanti del nostro Paese, sia come elemento sociale che economico, questo è un dato di fatto. Quindi portare avanti il calcio è importantissimo ma dobbiamo farlo in sicurezza.
La FIGC ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza, ed è stato preso in considerazione dal Comitato tecnico scientifico ed è stato ritenuto fare degli approfondimenti. Se il comitato tecnico scientifico riuscirà a perfezionare il protocollo della Figc, gli allenamenti degli sport di squadra riprenderanno il 18 maggio. Questo però non significa necessariamente che il campionato riprenderà, perché anche secondo la FIGC dovrebbe riprendere entro metà giugno e adesso noi non possiamo sapere come evolverà l’emergenza”.

Dunque continuano a scorrere fiumi di parole senza soluzione alcuna perché è ovvio e scontato che tutto dipenderà dall’evoluzione del Coronavirus con il rischio che questo pallone tanto amato e desiderato dopo aver rimbalzato da palazzo a palazzo ricominci a farlo nei tribunali da ricorso a ricorso.

M.C.

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