Cronaca

Anziani multati dalla Polizia locale, uno finisce in ospedale: il video diventa un caso

BRINDISI- Diventa virale – e diventa anche un caso – il video girato con un telefonino e che riprende – senza tra l’altro oscurarne i volti – la scena di una multa salata elevata nei confronti di due anziani a Brindisi.

I due sono stati sorpresi in piazza Mercato mentre stavano bevendo una birra. I vigili urbani li hanno sanzionati per 400 euro ciascuno. A quel punto, uno dei due vecchietti ha replicato: “Mi fate una multa di 400 euro quando ne prendo 500 di pensione? Come posso pagarla?”. Uno dei due anziani è finito anche in ospedale, per stato di agitazione. Ma, come detto, quel che è peggio è che l’intera scena è stata ripresa con un video, rimbalzando così sui social, a dispetto della privacy dei due uomini.

A sollevare il caso è stata l’Adoc Brindisi che pone il problema di “chi abbia effettuato le riprese”: “Un cittadino presente all’episodio? Se così fosse ci chiediamo perché la Polizia locale non sia intervenuta a tutela dei cittadini sanzionati, non volendosi neppure ipotizzare che le riprese siano state effettuate da un agente della stessa Polizia Locale, né credendosi che agenti della P.M. possano essere incorsi nelle fattispecie di illecito integrate dalla realizzazione del video e alla sua diffusione”, scrive il presidente Giuseppe Zippo.

L’Adoc informa che inoltrerà al sindaco di Brindisi una nota affinché si faccia chiarezza sulla vicenda al fine di tutelare i cittadini coinvolti ma anche sopratutto l’immagine della Polizia locale. Si riserva, inoltre, se non dovessero giungere riscontri appropriati, di interessare le autorità giudiziarie e di vigilanza preposte.

Il comandante della Polizia locale, Antonio Orefice, ha fatto sapere che “la realizzazione del filmato non è un reato né una violazione, ma è la divulgazione il problema. E quest’ultima non è stata fatta dalla Polizia locale: nessuno degli agenti, per quanto verificato finora, ha pubblicato il video sui social”. Resta però l’ipotesi che il video sia stato girato da un agente (vista anche l’inquadratura) e sia stato poi girato a qualcuno esterno al comando e da lì la diffusione sia diventata virale. Indagini sono in corso per risalire a chi abbia pubblicato il video sui social.

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