Cronaca

Scuse improbabili e scampagnate in spiaggia in barba al decreto: sanzioni a raffica

LECCE/GALLIPOLI – Tra le scuse rifilate alla Polizia in questi giorni da chi se ne va a spasso in barba al decreto per il contenimento del contagio da CoVid, molto gettonata è: “Sto andando a comprare le sigarette”. Peccato che, invece, spesso è palese che non sia vero, perché le persone controllate sono molto lontane dal proprio domicilio e, evidentemente, anche dalla tabaccheria più vicina. Con questa motivazione sono stati sanzionati 10 leccesi e due cittadini srilankesi trovati molto lontano dai rispettivi domicili. In realtà stavano semplicemente passeggiando. Nel capoluogo sono stati multati anche un cittadino del Gambia che si stava recando a casa di un amico “per fare dei lavoretti”, tre uomini che facevano jogging a più di un km e mezzo dallo loro residenza, uno cittadino srilankese che ha detto agli agenti di essere per strada per recarsi presso lo studio di un avvocato, ma non si ricordava il nome della via né quello del professionista.

È stata sanzionata anche la madre, nella qualità di esercente la patria potestà, di un minore, poiché il ragazzino è stato controllato mentre, a bordo di uno scooter, stava facendo un giro in centro.

Gli agenti in servizio presso l’Ufficio volanti della Questura di Lecce, in via Don Luigi Sturzo angolo via Parini, hanno controllato due cittadini che, senza alcun tipo di dispositivi di protezione, passeggiavano liberamente uno accanto all’altro incuranti delle disposizioni sanitarie in atto che prevedono la distanza interpersonale di almeno un metro. Uno dei due, un leccese di 62 anni, oltre a essere sanzionato amministrativamente insieme all’amico, è stato indagato per Oltraggio a pubblico ufficiale.

Gli agenti del Commissariato di Gallipoli, durante i controlli anti-contagio, nella sola giornata di domenica 5 aprile hanno denunciato sei persone perché si sono rese responsabili della violazione del Decreto. Fermi sul Ponte Seicento della città bella, i poliziotti hanno sanzionato un giovane che, a bordo della sua autovettura, stava tornando, a suo dire, da casa di un anziano familiare che dalla sera precedente non rispondeva al cellulare. L’incertezza della motivazione e l’atteggiamento nervoso del giovane hanno indotto gli agenti a verificare. E infatti era una scusa.

E ancora: tre persone, tutte sulla sessantina, erano intente a prendere il sole in spiaggia -e il cielo era pure nuvoloso- all’altezza del chiosco denominato “La Torre”.

Nessuna scusante per gli impavidi bagnanti che hanno sfidato le regole anti-contagio e il forte vento e che, ovviamente, sono stati sanzionati. Multati anche padre e figlio che, all’altezza della Riviera Armando Diaz, era intenti a pescare.

A Lecce e provincia, nelle giornate di sabato 4 e domenica 5, la Polizia di Stato ha controllato 816 persone e 337 esercizi commerciali e ha elevato 42 sanzioni amministrative.

Articoli correlati

Mafia e grandi opere, Ferla: “Setacceremo i cantieri”

Redazione

La versione di Kalinifta targata Suray scatena le polemiche, ma appassiona

Redazione

Gallipoli, sigilli al Lido Zeus

Redazione

Reazioni contrastanti sulla conversione in legge del decreto 61

Redazione

Finanziamenti Sac, il Tar rimette in gioco Porto Cesareo

Redazione

Sentenza ‘Zio Tom’, Cavallari: “Ha deciso il Putt”

Redazione