SOLETO – 5 ospiti positivi sono qui, all’interno della residenza sanitaria assistenziale. A pensare a loro, tenuti in un’area separata dagli altri anziani, sono due medici inviati dalla Asl. Ma qui gli ospiti in totale sono 83 a fronte di zero assistenti. Zero oss e zero infermieri. O meglio, una infermiera e cinque oss hanno concluso nel pomeriggio di mercoledì un super turno di tre giorni no stop da venerdì sera, quando è scoppiato il caso, l’allarme Covid.
Da quando una donna di 94 anni è stata portata via dal 118. Accusava i sintomi tipici del coronavirus e, per questo, gli operatori intervenuti in ambulanza hanno detto che nessuno sarebbe dovuto uscire né entrare, da quel momento nella struttura di Soleto.
Il tampone della donna è risultato poi, in effetti, positivo. E purtroppo l’anziana è spirata. Positivi anche un’altra ospite e due oss. I tamponi sono stati eseguiti a tappeto, su personale e ospiti, di 73 dipendenti solo 14 devono ancora essere sottoposti al test. Non si conoscono ancora tutti gli esiti. Ma, nel dubbio, sono praticamente tutti in quarantena o comunque chiusi in casa. Nessuno va al lavoro e, di conseguenza, 83 anziani non hanno assistenza, né alla persona, né infermieristica.
La RSA è amministrata da un sacerdote, Don Vittorio, e diretta da Federica Cantore, che lancia l’allarme e che ha anche scritto un messaggio al presidente della Regione. Nessuno se la sente di lavorare lì dentro in questo momento (quattro operatori sono arrivati, sono stati immediatamente assunti e hanno lavorato per due turni ma, senza nessuno che li coordinasse), ma gli anziani hanno bisogno di cure. “Qualcuno si faccia avanti!” dice “Ho acquistato i dispositivi medici adatti: camici, calzari, occhiali. Mancano solo, ma le abbiamo ordinate, le mascherine FFP3, al momento abbiamo quelle chirurgiche”.
Il sindaco Graziano Vantaggiato sta firmando un’ordinanza con la quale ordina, appunto, alla Asl di garantire i servizi della struttura a tutti gli ospiti.