Attualità

Covid, il cauto ottimismo dell’esperto Lopalco: siamo a metà dei contagi previsti

BARI – Il 24 marzo, secondo le stime, erano attesi in Puglia 2mila contagi. La realtà consegna un dato differente: la metà esatta. Mille e cinque contagi, a millecento al più si arriverà in serata.

Nel quartier generale della task force regionale non vogliono dirlo, ma il loro è un cauto ottimismo. Le misure restrittive, l’inasprimento delle restrizioni per tutti i cittadini oggi fa tirare un cauto sospiro di sollievo. “Stiamo tenendo – ha detto Pierluigi Lopalco, l’esperto chiamato a dirigere il Coordinamento regionale per l’emergenza Covid -. Stiamo crescendo di 100 al giorno. I numeri sono molto di sotto di quella che era la previsione pessimistica che avevamo dato all’inizio. E questo ci consola, non poco”.

E bisogna restare a casa oggi più che mai. Anche perché gli ospedali sono pronti, i posti letto ci sono, ma il governatore Emiliano ha avuto una accesa discussione con il commissario Arcuri e con la Protezione Civile nazionale. “Il Sud non ha i dispositivi di protezione individuale – ha detto – sono tutti concentrati in determinate aree”. Tradotto: in Puglia si può andare avanti un giorno, un giorno e mezzo. Poi anche i reparti critici saranno sguarniti. Stesso discorso per i ventilatori polmonari. Le terapie intensive sono state raddoppiate ma senza questi strumenti non serviranno. “Tutto l’apparato logistico è concentato sul nord. Ecco perché – ha detto ancora il Presidente – è anche ridicola la discussione per i tamponi per tutti, quando possiamo farne massimo 8/900 perché i reagenti sono tutti al nord. Il sud potrebbe cavarsela con il rallentamento dell’epidemia. Ma concentrare tutto al nord è errore, quando arriverà qui non avremo nulla”. Al momento in Puglia stanno arrivando rifornimenti che la Regione sta trovando perché – ha detto ancora Emiliano – “facciamo i contrabbandieri, utilizzando le relazioni internazionali personali per acquistare i dispositivi”. Servono ovunque, anche nei reparti normali perché se arriva una urgenza nessuno potrà sapere se è positivo o no al covid. Solo così, proteggendo tutti gli operatori, in tutti i reparti, in tutti gli ospedali, si potranno arginare i contagi sempre più numerosi nelle corsie.

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