Cronaca

Nigeriane picchiate e minacciate da connazionali. A “salvarle” due agenti liberi dal servizio

LECCE-Botte e minacce a due nigeriane ospiti di una casa d’accoglienza di Caprarica. I due responsabili, connazionali delle vittime, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di rapina e sequestro di persona. Si tratta di Unity Patrik e Desmond Imiefoh, 31enni, con regolare permesso di soggiorno. Sono stati due agenti della Digos liberi dal servizio a salvare una delle due donne. Era stata prelevata da Caprarica, caricata con la forza in auto e portata a Lecce.

I due agenti, che si trovavano in un bar di viale Marche, sono intervenuti attirati dalle urla della donna che, approfittando del traffico, aveva provato ad uscire dall’auto ma era stata trattenuta con la forza. Dopo aver compreso quello che stava accadendo i due poliziotti hanno chiamato i rinforzi. Sul posto sono arrivate due pattuglie delle Volanti e i nigeriani sono stati bloccati e arrestati.

Tutto aveva avuto inizio poco prima a Caprarica, davanti alla casa d’accoglienza dove le due nigeriane, arrivate in Italia da poco, erano ospitate. La colpa di una delle donne era quella di non aver accettato le avance di uno dei nigeriani. La ragazza era stata aggredita e picchiata. L’amica, uscita in suo soccorso, era riuscita a filmare tutto con il cellulare ed aveva minacciato i due di mostrare il video ai responsabili della struttura. Questo aveva scatenando la loro furia. I due le avevano strappato di mano lo smartphon, l’avevano spinta in macchina e costretta a seguirli sino a Lecce, nonostante fosse senza scarpe e senza giubbotto. Durante il tragitto l’avevano minacciata di ucciderla e farla a pezzi.

Fortunatamente i due agenti si sono accorti in tempo di quanto stava accadendo riuscendo a liberarla e ad arrestare i due.

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