ROMA – Era il luglio 2018 quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita in Azerbaijan rassicurava le autorità azere: “Il gasdotto Tap si farà e devono essere rispettati i tempi previsti per la sua entrata in funzione” aveva detto. Al suo fianco il Ministro Moavero, che sulla protesta anti-gasdotto aveva rassicurato: “Avvieremo con i pugliesi un dialogo trasparente e non di facciata“.
Oggi è stato il Capo dello Stato italiano ad accogliere in casa sua il Presidente della Repubblica dell’Azerbaijan, Ilham Alyev, rimarcando quella posizione già assunta due anni fa e andando anche oltre, annunciando la disponibilità ad avviare ulteriori collaborazioni.
“Con la conclusione dei lavori del TAP -ha detto Mattarella- non solo si intensifica la collaborazione tra l’Azerbaigian e l’Italia, ma si dà anche un contributo alla stabilità e allo sviluppo delle relazioni tra l’area del Caspio e l’area del Mediterraneo.Vorrei sottolineare -ha aggiunto- l’approccio positivo che l’Azerbaijan sviluppa sul piano energetico, con atteggiamento inclusivo di apertura e di collaborazione con tutti: è un esempio, nella comunità internazionale, che desidero sottolineare in questa occasione.Tra Italia e Azerbaijian -ha poi concluso- c’è una collaborazione intensa e crescente sul piano economico, molte aziende italiane collaborano con l’Azerbaijian allo sviluppo del Paese, altre sono pronte a farlo“.
Poi l’annuncio: “Il presidente Aliev e il suo governo hanno intenzione di diversificare la politica economica del Paese oltre il settore energetico e le nostre aziende sono pronte a collaborare – ha detto Mattarella – e i numerosi accordi che saranno firmati dimostrano la crescente collaborazione economica e commerciale. In questo ambito si inserisce l’impegno che abbiamo svolto per la realizzazione del corridoio meridionale del gas, con la conclusione dei lavori del Tap“.
Con l’incontro odierno è stata di fatto suggellata l’intesa nata 7 anni fa, quando il presidente azero scelse il corridoio meridionale (e non quello continentale) per portare in Europa il gas dei giacimenti del bacino di Shah Deniz.
E.Fio