Politica

Il MRS è contrario alle fusioni dei Comuni e chiede chiarimenti

LECCE- “Abbiamo appreso dagli organi di stampa del tavolo istituzionale in cui si è parlato di fusione dei Comuni al quale hanno partecipato i Sindaci ed i Presidenti del Consigli dei Comuni di Trepuzzi, Squinzano, Novoli e Campi Salentina. Chiediamo dunque chiarimenti e delucidazioni.”. Lo affermano in una nota i DIRETTIVI DEL MOVIMENTO REGIONE SALENTO DI TREPUZZI, SQUINZANO, NOVOLI E CAMPI SALENTINA , nelle persone di  Fernando Leone,Consigliere provinciale e Responsabile Zona Nord Salento, Giacomo Marzo Coordinatore di Novoli, Paolo Rango Coordinatore Trepuzzi e Angelo Russo Coordinatore cittadino Campi Salentina

“Le domande sono tante -continuano- Quali sono le opportunità che potrebbero nascere da tale fusione? Quanto e come ogni comune resta autonomo? Quanto e come ogni comune resta autonomo? In questa ipotetica fusione uno vale uno oppure, come giustamente potrebbe accadere anche come bacino di voti e rappresentanza, ci sarebbero figure più forti? Ovviamente serve una opportuna conoscenza e per questo continuiamo con le domande: secondo quali parametri verrà compiuta e legittimata la suddivisione dei poteri che implicheranno ulteriormente la necessità di riorganizzare gli organi sociali? A chi, ed in quali forme elettive saranno scelti tali organi competenti? A chi verrà affidato la guida amministrativa e politica della fusione? Riteniamo evidenziare che al di là di ogni studio di fattibilità una fusione significherebbe chiudere  ognuno di questi Comuni per sempre. Con un colpo di spugna si cancellerebbero storia ed identità differenti. Invitiamo tutti ad un ragionamento sereno. Ci siamo chiesti cosa ne pensano i Comuni che lo hanno già fatto? Perché non parliamo con i cittadini di Acquarica e Presicce? Bisogna fare molta attenzione. Il Movimento Regione Salento è contrario a questa ipotetica fusione ma è pronto ad ascoltare tutti. Chiudiamo evidenziando il motivo che ci vede contrari a queste fusioni: è provato che lo Stato abbia facoltà di inviare gli aiuti economici ai comuni fusi solo fino a copertura, dunque i contributi tanto decantati hanno dei limiti che al momento definiamo preoccupanti. Dunque di pari passo, così come aumentano le fusioni così diminuiscono i finanziamenti, perciò riteniamo opportuno sottolineare che senza gli adeguati finanziamenti promessi aumenterebbero i problemi”.

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