BRINDISI- Commercianti di Brindisi in rivolta dopo la diffusione del nuovo regolamento sui sistemi di contrasto all’evasione e all’elusione di tributi comunali. Contestano la possibilità di chiudere per 90 giorni le attività commerciali che, trascorsi 30 giorni dalla notifica, non effettuino il versamento di tributi comunali superiori a mille euro. Il debito potrà essere dilazionato, “ma – spiegano da Confcommercio – con un numero sensibilmente inferiore di rate rispetto a ciò che avviene per le tasse a livello nazionale”.
Proprio per questo, l’associazione nei giorni scorsi aveva scritto al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere un confronto con i capigruppo consiliari finalizzato ad ottenere una revisione. Confronto accordato, visto che lunedì mattina una delegazione sarà ricevuta dalle commissioni consiliari alle attività produttive ed al bilancio, oltre che dai rispettivi assessori.
Nel pomeriggio, dall’assemblea dei commercianti Confcommercio e Confesercenti è emersa la decisione di chiedere di eliminare la chiusura delle attività in caso di inadempienza e prevedere la rateizzazione fino a 72 rate, da concedere anche a chi, in passato, è incappato in un ritardo nel pagamento di una rata o di un tributo.