LECCE- 3 anni e 8 mesi di reclusione: è la pesante condanna invocata dal pm per un’insegnante 40 enne leccese accusata di atti persecutori nei confronti dell’ex marito, un noto commercialista. L’ex coniuge, i genitori di lui e la sua nuova compagna si sono costituiti parte civile con l’avvocato Riccardo Giannuzzi.
Secondo l’accusa gli atti persecutori sarebbero durati per ben sei anni, dal 2012 al 2018. La donna avrebbe anche impedito all’uomo di esercitare serenamente il diritto di affidamento condiviso della figlia minore, come stabilito dal Tribunale civile. La donna avrebbe minacciato l’ex marito e i suoceri di non far vedere più la bambina, ma ripetute sarebbero state le sceneggiate in luoghi pubblici quando la piccola era affidata a lui o le telefonate continue. Avrebbe offeso pubblicamente il commercialista anche davanti alla nuova compagna, preso a pugni la sua auto, tanto da far intervenire le forze dell’ordine, che avrebbe in altre occasioni lei stessa contattato per denunciare falsamente la scomparsa della figlioletta. Le indagini sono state condotte dal pm Maria Rosaria Micucci.
L’udienza si è tenuta davanti al giudice Sernia che deciderà il prossimo 13 febbraio.