Cronaca

Lupara bianca, dopo 30 anni 4 imputati davanti al giudice

COPERTINO-Un presunto caso di lupara bianca risalente al 1990 che a distanza di 30 anni non è stato ancora risolto. La famiglia della vittima però non si è mai arresa e continua ancora oggi ad invocare giustizia. Giuseppe Pagano si allontanò da casa a Copertino e non fece ma più ritorno. Fu ucciso, ritengono gli investigatori, anche se il corpo non fu mai trovato.

Un’indagine archiviata, ed ora ritornata attuale perché la sorella ne ha chiesto la riapertura e ottenuto, con l’avvocato Roberto Rella, un’imputazione coatta disposta dal gup Carlo Cazzella. La vicenda ora va avanti di fronte al gup  Simona Panzera. In Aula Bunker sono comparsi oggi i legali dei quattro imputati per l’omicidio ma l’udienza è stata rinviata per l’astensione degli avvocati per la giornata di oggi. Il giudice deciderà ad ottobre.

Giuseppe Pagano, era in regime di semilibertà ma in carcere non fece più ritorno, né tanto meno, a casa. Le indagini hanno ritenuto che fosse stato ucciso dalla criminalità del posto, punito dal clan per aver violato le regole: per non aver eseguito un omicidio del quale era stato incaricato ma anche per non aver rispettato le gerarchie, sfidandole. L’omicidio sarebbe avvenuto nelle campagne di Tuturano.

Gli imputati sono quattro : Claudio Conte, 40 anni di Copertino, Antonio De Nicola, 68 anni di Brindisi , Giovanni De Tommasi, 60 anni di Campi Salentina e Antonio Pulli , 65 anni di Veglie. Sono difesi dagli avvocati Antonio Romano, Fiorendina De Carlo, Antonio Savoia e Andrea Starace. Secondo l’accusa, il Procuratore Aggiunto della Dda Guglielmo Cataldi, sarebbero i mandanti ed esecutori materiali dell’omicidio avvenuta a colpi d’arma da fuoco. I loro nomi sono venuti fuori da alcune dichiarazioni di imputati nel maxi processo alla Scu e da conversazioni intercettate anche in carcere. Elementi che in un primo momento sono stati ritenuti dal pubblico ministero non sufficienti per sostenere un’accusa in giudizio. Un omicidio di mafia quindi, sullo sfondo della guerra tra clan che imperversava negli anni 90 tra le diverse frange della Scu e sul quale un processo potrebbe ora far luce.

Mariella Costantini

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