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Sconfitta che brucia. Lecce subito in campo. Ultimi giorni di mercato

LECCE (di M.Cassone) – Raccogliere subito i cocci dopo la caduta rovinosa di Verona dove Dawidowicz, Pessina e Pazzini hanno frantumato l’idea che dopo la gara pareggiata meritatamente con l’Inter il peggio fosse alle spalle.

Un Lecce che ha gli uomini contati a causa dei tanti infortuni e di una costruzione sbagliata della rosa che viene da lontano, dal mercato estivo, deve adesso fare di necessità virtù e ritrovarsi da gruppo per affrontare i prossimi impegni, per uscirne tutti insieme, per agguantare una salvezza che non può sfuggire, perché mantenere la serie A è l’unica cosa che conta.

Inutile cercare colpevoli, adesso è tempo di soluzioni.

La società di Via Col. Costadura dopo le tre sberle gialloblù ha annullato il giorno di riposo facendo tornare immediatamente tutti in campo per confrontarsi e per iniziare il percorso di avvicinamento alla gara col Torino di domenica prossima che alle ore 18:00 si giocherà al Via del Mare, perché è giunta l’ora di vincere la prima partita della stagione di fronte al proprio pubblico.

Strano è il silenzio stampa che accompagnerà i calciatori giallorossi fino a data da destinarsi, così è stato comunicato, come se parlare, raccontarsi, rispondere alle domande possa rappresentare, nell’era dei social, di facebook, di Instagram, un motivo di distrazione ma ogni scelta è da rispettare e così facciamo, rispettiamo anche se non comprendiamo.

Ciò detto, bisognerà valutare la situazione dei tre calciatori usciti per problemi fisici: Tachtsidis, Gabriel e Lucioni. E bisognerà valutare anche Calderoni e Farias, così come Petriccione che sembra l’unico certo destinato a recuperare dal problema alla caviglia.

Dell’Orco sarà squalificato dal Giudice Sportivo.

Anche con il Torino dunque il Lecce rischia di essere in massima emergenza sia per i problemi fisici che per gli errori, ormai evidenti, fatti in estate: perché a Liverani mancano proprio quei rinforzi da serie A di cui la squadra aveva bisogno. Benzar è stato ceduto al Perugia, Imbula è in uscita e ormai lontano dal progetto tecnico, Farias è quasi sempre infortunato, Babacar non riesce a esprimersi al meglio e resta sempre del limbo “del forse e del quando”, Vera che sicuramente è un giovane di prospettiva, attende di maturare ma è frutto di un investimento importante che forse sarebbe potuto essere fatto per altri tipi di calciatori che in questo momento sarebbero stati più utili, Shakhov non convince ed il tecnico romano fa fuoco con la legna che ha, ha poche colpe lui, anche se fa i suoi errori come tutti, ad esempio, preso dai mille pensieri, dimentica Falco in panchina, questo è incomprensibile per una squadra che crea poco e segna meno.

Mancano pochi giorni al gong finale del calciomercato di riparazione e si attendono ancora un centrocampista e un difensore centrale o chissà, forse altro. Il tempo stringe.

Per uscire fuori da questa situazione bisogna comunque restare uniti intorno al progetto tecnico e lottare per rimanere sempre quel punto fuori dalla zona retrocessione.

In questo momento vanno incoraggiati più che mai, perché è proprio dai momenti di difficoltà che si può spiccare il volo per agguantare l’obiettivo e la salvezza, a Lecce, vale come uno scudetto.

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