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Lapadula: “Lotta salvezza incerta. Dobbiamo stare belli svegli”

ACAYA – (di Tonio De Giorgi) Quelli di Marco Mancosu non possono essere più definiti gol di “scorta”. Il capitano, domenica scorsa, ha indossato le vesti di Lapadula, e ha annullato il vantaggio dell’Inter: un gol che è valso il pareggio a coronamento di una ottima prestazione. “Un punto pesantissimo – afferma Lapadula -, che ci dà grande gratificazione. Sapevamo che non avremmo avuto grandi occasioni, quindi per noi era una partita di grande interpretazione. Era la classica partita di sacrificio dove bisognava dare una mano alla difesa”. Nel secondo tempo, quando Lapadula è stato sostituito, il volto del centravanti si è fatto scuro per la rabbia e passando vicino a Liverani non ha risposto al saluto dell’allenatore. “La mia sensazione era quella di avere ancora tanta birra in corpo – confessa -, avevo ancora tanta voglia di dare una mano ai miei compagni. A fine partita Liverani non mi ha detto nulla, ha fatto solo i complimenti alla squadra per il pareggio”. L’ex centravanti di Milan aveva voglia di trovare il gol perduto dalla sfida contro il Cagliari quando segnò su rigore contro il Cagliari, una partita che è stata il suo semaforo rosso. “Ho voglia di recuperare il tempo perduto – ammette -, la squalifica con il Cagliari è stata una mazzata che per mille motivi speravo di non avere. Però è arrivata, purtroppo, e si è aggiunto pure un calo fisico, che fortunatamente ho recuperato in poco tempo. Sono dispiaciuto, ma sono in ottime condizioni per tornare a far bene. Anche contro l’Inter l’aiuto degli attaccanti c’è stato, solo che è stato diverso. Contro l’Inter è stata una partita diversa dalle altre. Il lavoro fatto contro i nerazzurri l’avevamo fatto, forse, contro la Juventus. Normale non aver visto grossi scambi con le punte o grandi occasioni. Con Babacar ci siamo alternati nei compiti di attacco. Falco, invece, ha caratteristiche diverse: con lui ho la possibilità di attaccare di più la profondità, Pippo è un giocatore di grande spunto. Tuttavia mi trovo bene con tutti”. Contro l’Inter Liverani ha abbandonato per buona parte di gara il suo 4-3-1-2 , ma è uno schieramento con il quale la squadra si riproporrà. “Questo lo deciderà il mister – taglia corto l’attaccante giallorosso -, ma l’atteggiamento sarebbe lo stesso. Contro il Verona sarà una gran battaglia. Loro avranno una grande intensità, sono in salute, sarà una bella partita.  Quando arrivai al Genoa sulla panchina rossoblu c’era Juric, giocai pochissimo perché alla prima partita mi ruppi il collaterale, non fu il massimo”. All’andata, proprio contro il Verona, per i giallorossi arrivò la prima amarezza casalinga. “Da allora siamo cresciuti – assicura -, sono passate venti partite, abbiamo avuto tempo per capire e adattarci alla categoria. Il cambiamento c’è stato e, secondo me, si vede”. La vittoria della Spal nel posticipo di lunedì è il segnale di come il campionato sia sempre più incerto, sia in alto che in coda alla classifica. “Secondo me vedremo di tutto – sostiene -, siamo tutte raccolte in un  punto, due. Sarà molto lunga e noi dobbiamo stare belli svegli”. Dalla prossima partita Liverani potrà contare su Riccardo Saponara. “Mi fa molto piacere che sia qui – aggiunge -, è u giocatore importante ed è il ragazzo giusto: molto disponibile e educato”.

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