TARANTO- Una presenza che vuole andare oltre il simbolo, oltre la testimonianza: gli atenei pugliesi, riuniti nel Comitato regionale di coordinamento universitario Curc, si sono ritrovati a Taranto, in mattinata, nella sala giunta del Comune, per svolgere la loro riunione. Una discussione incentrata sull’armonizzazione dell’offerta formativa, che non può tenere fuori il capoluogo ionico, come ha spiegato il presidente del Curc, il rettore di UniSalento Fabio Pollice.
“La decisione, pienamente condivisa dagli altri Rettori pugliesi, di tenere la riunione del CURC a Taranto – ha spiegato Pollice – ha un significato preciso. Intendiamo, infatti, testimoniare la vicinanza di tutta la comunità accademica regionale alla Città di Taranto che sta attraversando un difficile momento di transizione e che necessita del sostegno fattivo delle Università pugliesi e delle Istituzioni tutte, al fine di costruire un progetto di sviluppo sostenibile che ne metta in valore le potenzialità nell’interesse della comunità tarantina e dell’intera regione jonico-salentina. Teniamo, altresì, a sottolineare l’importanza che il capoluogo jonico, se opportunamente supportato, può e deve assumere nel progetto di sviluppo del sistema universitario pugliese”.
Si lavora ad una pianificazione formativa unica, che sappia far dialogare tra loro gli atenei pugliesi per superare gli steccati interni ma anche i confini regionali: l’obiettivo è presentare la Puglia al resto d’Italia ma anche ad altri Paesi, soprattutto quelli dei Balcani e dell’area mediterranea, come regione ad alta vocazione universitaria, terra in cui studiare diventa un’opportunità. Ecco perché Taranto, con le sue specificità legate ad ambiente, storia, logistica, industria, non può rimanerne fuori.