LECCE – Il telegramma con cui il ministro Alfieri intimava a giornali e periodici di non dare “più notizia del censimento degli israeliti che si sta eseguendo”, carte d’identità di persone deportate, appelli di chi cercava notizie di parenti scomparsi, e foto, tantissime, comprese quelle dei festeggiamenti all’arrivo nel “campo di transito” di Santa Maria al Bagno. C’è tantissima storia nella mostra “1938-1945 LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA. DOCUMENTI PER LA STORIA”, inaugurata nel complesso dell’ Ex Spedale dello Spirito Santo, attuale sede della Soprintendenza a Lecce, allestita in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria. Ci sono testimonianze della shoah, ma anche della rinascita degli ebrei che, finalmente liberi, hanno trovato nel Salento una calorosa accoglienza.