LECCE – Rispetto al 2018, sono aumentati i casi di donne vittima di violenza fisica, psicologica e stalking, mentre sono diminuiti i casi di violenza sessuale. I dati diffusi dal Centro antiviolenza Renata Fonte sull’anno appena trascorso sono a dir poco scoraggianti.
Sono 239 i casi totali denunciati solo nel 2019 in provincia di Lecce, a testimonianza di quanto il fenomeno persista, cambiando gradualmente pelle nel tentativo di passare inosservato.
La fascia d’età tra i trenta ed i quarantacinque anni è quella maggiormente colpita, si attesta al 70%. Una percentuale nettamente inferiore (pari al 18%) riguarda le richieste di aiuto di ragazze tra i diciotto e i ventinove anni, maltrattate e vessate da compagni coetanei.
A prendere piede, in questi anni, è stato il carattere intrafamiliare della violenza, anche dopo la separazione.
Il fenomeno è trasversale e colpisce chiunque: il dato sulla nazionalità delle vittime o i titoli di studi conseguiti non ha particolare incidenza sul fenomeno.
Quello che invece sembra incidere, e anche notevolmente, è l’assenza di un lavoro stabile: il 20% delle vittime risultano non occupate ed il 30% con occupazione precaria.
Le forme di violenza subite e denunciate sono molteplici, prevalentemente per mano di partner o ex partner, dirette ad esercitare forme di controllo e di sopraffazione. Tradotto: non solo botte, ma anche violenza psicologica e di carattere economico.
E.Fio