LECCE –Â Gravemente intossicati a causa di una fuga di gas tre cittadini della Sierra leone, ora ricoverati nella camera iperbarica di Gallipoli. L’incidente nella notte a Lecce
Intossicazione da monossido di carbonio a causa di una fuga di gas, con ogni probabilità da una stufa accesa per combattere il freddo di questi giorni. L’incidente si è verificato intorno all’una della notte in Via Vincenzo Licci, nei pressi di Porta Napoli. Per tre cittadini della Sierra Leone è stato necessario il ricovero nella camera iperbarica dell’ospedale di Gallipoli per una intossicazione da monissido di carbonio. I tre stavano riposando all’interno del loro appartamento quando hanno avvertito i primi sintomi. Uno dei tre ha avvertito il primo malessere e da qui è partito l’allarme al 118 e poi ai Vigili del Fuoco. Dopo le prime cure all’ospedale di Lecce il trasferimento a Gallipoli per la terapia. I vigili del Fuoco intervenuti hanno accertato, all’interno del vano, la presenza di un braciere ed una stufa alimentata a gpl. Si ritiene necessario – spiega il Comandante Provinciale Vigili del Fuoco di Lecce Giuseppe Bennardo – ricordare ai cittadini alcune accortezze da tener presente nell’uso dei sistemi di riscaldamento che richiedono una combustione diretta (caldaie, stufe, bracieri, camini e simili).Due sono le tipologie di rischio presenti, quelli connessi alla fonte di calore e quelli ancora più minacciosi dovuti alla emissione dei prodotti della combustione (fumo e gas) tra i quali è sicuramente presente l’ossido di carbonio. Un gas estremamente pericoloso e difficilmente riconoscibile perchè inodore, insapore ed incolore. Per ogni situazione in cui è presente una combustione è necessario assicurare una perfetta evacuazione dei fumi e garantire la presenza di ossigeno cioè di aria proveniente dall’esterno per assicurare una perfetta e regolare combustione sia che a bruciare è del gas sia che si tratti di legna o altro combustibile.