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Tap, allertato il Tribunale internazionale per i diritti della Natura

MELENDUGNO- Il caso relativo al gasdotto Tap finisce all’attenzione del Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura, che ha accolto la richiesta di aiuto lanciata in occasione della visita del professor Alberto Acosta, il 22 e 23 novembre scorsi a Lecce.

“Apprendiamo con molta soddisfazione e speranza – dicono dal Movimento noTap – che nella nota finale del comunicato stampa del Tribunale sulla sentenza della sessione tenutasi in Cile sull’Amazzonia, dichiara di aver ricevuto la segnalazione riguardante la Puglia”.

Questa la formula adottata: “Il Tribunale prende atto della ricezione delle informazioni fornite in merito alle violazioni dei diritti dei difensori e delle difenditrici della natura in Puglia, Italia”.

Nato sul modello del Tribunale Internazionale dei Crimini di Guerra, quello sui Diritti della Natura ha lo scopo di promuovere la giurisprudenza internazionale in materia, attraverso un forum di esperti di tutto il mondo che ostacolano la distruzione della Madre Terra e formulano raccomandazioni sulla protezione e il ripristino della natura. Il Tribunale costituisce un veicolo per riformulare e giudicare importanti casi di giustizia ambientale e sociale nel contesto di una giurisprudenza della terra basata sui diritti della natura.

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