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Mancosu rischia di saltare il Cagliari: “La giocherei pure con una gamba”

ACAYA – (di Tonio De Giorgi) Non fa mistero Marco Mancosu delle sue condizioni e del rischio che corre, cioè quello di saltare la partita da lui più attesa. “Per me era impensabile qualche anno fa sfidare il Cagliari – afferma il capitano giallorosso -, ora è un sogno che si avvera, purtroppo non sono nelle migliori condizioni fisiche e spero di poter recuperare. Non è un acciacco vecchio. È un problema muscolare, ma per me è una partita veramente importante, ma ancora di più lo è il campionato del Lecce, devo pensare prima di tutto al bene della squadra, le gioie personali vengono dopo, questa partita la giocherei pure senza una gamba, ma non posso fare gli errori commessi in passato”. Alla vigilia del campionato la squadra della sua città non era certamente quotata per stare in quella posizione d classifica dopo dodici giornate. “Hanno una squadra stellare e un centrocampo che pochi si possono permettere – sostiene -, Maran può contare su un mix di dinamicità, tecnica, personalità, forza. Tutto questo è concentrato, ad esempio, in un giocatore come Nainggolan che, forse gli ha fatto fare il salto di qualità. Non sembra mancare nulla a questo Cagliari. Firmare per un pareggio? Non firmo mai per niente. L’importante è scendere sempre in campo per migliorare, penso che ora siamo diventati una squadra mentre prima galleggiavamo sugli episodi. Adesso, ovunque facciamo la nostra partita: si ci sono le prestazioni i punti li portiamo a casa”. Prima della sosta per il Lecce si è interrotta una striscia positiva di quattro partite. Molte polemiche per le decisioni arbitrali si sono sollevate pure per Lazio-Lecce e per il gol annullato a Lapadula in seguito all’invasione di area sul rigore calciato da Babacar. In settimana l’incontro tra Aia, Can A e società di Serie A. Per il Lecce era presente pure capitan Mancosu. “È stato un incontro molto bello e istruttivo – fa sapere -, Rizzoli mi è sembrata una persona molto preparata e ha fatto capire tante cose, a cui dovremo stare attenti e metterle in pratica in campo. L’occasione è stata utile pure per esporre i nostri punti di vista e per parlare dell’episodio del calcio di rigore. Il nostro presidente ha fatto veramente un figurone per come ha esposto il problema e il modo in cui lo ha relazionato. Rizzoli ha apprezzato il suo modo di porsi. Manganiello non si era accorto dell’invasione e il Var non poteva correggerlo. Ormai è acqua passata e abbiamo capito come ragionano ed è già un passo avanti, ma secondo me il regolamento è da cambiare”. Non è da cambiare quello che Liverani ha stabilito da tempo: la gerarchia dei rigoristi che a Roma è stata ignorata. “Ho imparato anche stavolta – aggiunge -, una situazione che mi fatto crescere”.

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