MILANO- Regione Puglia e Comune di Taranto si costituiscono parte civile contro ArcelorMittal. I procedimenti in corso presso il Tribunale di Milano sono due: il primo è la causa promossa dalla multinazionale contro Ilva in amministrazione straordinaria per recesso dal contratto di affitto del siderurgico e con udienza del 6 maggio 2020. Il secondo è il procedimento d’urgenza ex art. 700 del codice di procedura civile, promosso, al contrario, proprio per anticipare i tempi, da Ilva in As contro il colosso franco indiano, con udienza fissata per il prossimo 27 novembre.
“Ho dato mandato alla avvocatura regionale di costituirsi – spiega il governatore Michele Emiliano – al fine di evitare qualsiasi pregiudizio ambientale e alla salute umana cagionato da un incontrollato abbandono degli asset aziendali, nonché per tutelare l’integrità del compendio aziendale, il cui venir meno per l’illegittimo e forse premeditato operato della società affittuaria comprometterebbe anche la possibilità di decarbonizzazione del ciclo produttivo proposta in ogni sede dalla Regione Puglia”.
L’intervento del Comune “è finalizzato – si sottolinea in una nota – alla salvaguardia degli equilibri economici del nostro territorio, al mantenimento dei livelli occupazionali, al massimo contenimento dei disagi attesi per le imprese locali ed alla sostanziale progressione del piano ambientale a difesa della salute dei cittadini tarantini”. E a “impedire lo spegnimento immediato degli altiforni di Taranto, deciso unilateralmente da Arcelor, che potrebbe condurre alla successiva chiusura dello stabilimento, situazione palesemente volta ad impedire un nuovo assetto produttivo presso il più importante stabilimento siderurgico italiano”.