Politica

Regionali, M5S, Lezzi: “Non mi candido. Resto in Senato”

BARI – Non sarà Barbara Lezzi la candidata presidente per le regionali del 2020. E’ la stessa senatrice a spazzare via le voci che si sono rincorse negli ultimi giorni e che la vedevano in campo il prossimo anno. “Un posto ce l’ho – ha detto – e intendo portarlo avanti. Rimango a fare la senatrice”

Ma in campo ci sarà sicuramente Antonella Laricchia. Sul suo nome parebbe essere già stata trovata la sintesi degli 8 consiglieri regionali in carica “Sì – annuncia – sono a disposizione anche per la candidatura a presidente. Ma come sempre sarà scelto insieme, online. Il candidato presidente sarà scelto dagli iscritti”.

Tutti i consiglieri regionali uscenti saranno ricandidati alle regionali. Il resto è tutto da decidere. Ma il cronoprogramma è fatto. La prossima settimana inizieranno le riunioni in ogni provincia per definire modalità e programma, la sintesi sarà fatta con Luigi Di Maio e i vertici del Movimento, entro il 10 dicembre ed entro fine anno si conoscerà il nome del candidato presidente. Per i consiglieri si attenderà, invece, di capire se cambierà o meno la legge elettorale prima di aprire alle candidature. Il programma, si è detto, partirà dalle bocciature grilline all’azione del governo regionale: lavoro e sanità su tutto. Ma si punta a migliorare ciò che incassa la promozione: incentivi alle imprese. Apertura verso i non iscritti e verso le liste civiche per eventuali accordi. “Valuteremo entro il 10 dicembre – ha spiegato la senatrice Lezzi -. A noi, in questo momento, interessa dire che siamo aperti alla società civile. Poi vedremo come fare questa sinergia con la società civile”.

Quanto alla possibilità di intesa con il Partito democratico, in realtà esclusa dal governatore che chiedeva prima le scuse del Movimento 5 Stelle per le promesse non mantenute in Puglia, la Lezzi è chiara: “Noi non abbiamo niente di cui chiedere scusa, probabilmente è Emiliano che dovrebbe chiedere scusa ai pugliesi per quanto ha fatto, ha sprecato e non ha risolto. Per questo – ha concluso – riteniamo che l’ipotesi di accordo con il Partito Democratico è piuttosto marginale, diciamo così. Non partiremo sicuramente da lì”.

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